L’Eiger è una delle cime situate nella regione dell’Oberland, nelle Alpi Bernesi in Svizzera. La montagna, alta 3967 metri e dotata di una prominenza di 362 metri, è una delle più belle e frequentate dagli alpinisti insieme al Monch e alla Jungfrau. La vetta dell’Eiger, che si trova tra il Canton Berna e il Canton Vallese, è di una bellezza unica, con i versanti tutti molto ripidi e scoscesi.
La cresta più conosciuta porta il nome di Mittelleg e dalla sua cima si diramano altre creste secondarie, una che punta a sud-ovest e l’altra ad ovest. Soltanto nella parte settentrionale sono presenti dei fondi erbosi ma ad una certa altitudine. Salire sulle sue pareti verticali in sicurezza permette di ammirare paesaggi da cartolina come le bellissime vedute che si hanno dal valico alpino di Kleine Scheidegg. Esistono molti punti percorribili grazie agli appositi tour per visitare la zona grazie ai quali si può godere appieno dell’unicità del luogo.
Le scalate sull’Eiger
Come i vicini monti Monch e Jungfrau, l’Eiger è una meta molto ambita dagli scalatori e dagli appassionati della montagna alpina. Il primo a scalare la vetta fu l’irlandese Charles Barrington, insieme alla sua squadra, l’11 agosto del 1858. Per questa prima ascesa alla cima fu seguita la via più agevole, ovvero la parete occidentale dell’Eiger. Molto più dura e proibitiva la parete nord della montagna che, in particolare negli anni Trenta, fu luogo di diverse tragedie in cui persero la vita coloro che provarono a percorrerla. Anche nel 1957 ci furono due vittime, che vennero trovate molto tempo dopo. Erano due alpinisti lucchesi che avevano come obbiettivo la scalata della temuta parete nord. Nel 2015 l’alpinista Ueli Steck ha scalato l’Eiger in due ore e 22 minuti e tuttora detiene il record come colui che ha impiegato minor tempo per l’ascesa.
Origine del nome
L’origine della parola Eiger ha da sempre diverse interpretazioni. Secondi alcuni deriva dal nome del primo colono che si insediò ai piedi del monte, il cui nome poteva essere Aiger o Agiger. Altri sostengono che esso provenga dal latino acer e poi dal francese aigu il cui significato è appuntito, acuto. Il riferimento alla parete rocciosa è facilmente intuibile. Un’ultima versione riconduce Eiger alla parola dialettale tedesca hei-ger che vuol dire alta lancia, e anche questa si adatta benissimo alla morfologia della montagna.
Vetta vicina alla Jungfrau
La vicinanza dell’Eiger, del Monch e della Jungefrau si assottiglia al passo dello Jungfraujoche dove dal 1898 è in funzione un tunnel ferroviario, lo Jungfraubahn, che lo unisce al Kleine Scheidegg. Sull’Eiger ci sono due fermate, Eismeer e Eigerwand. Magnifico il paesaggio in quest’ultima stazione, con la roccia verticale che si innalza sull’abisso. Ad Eismeer, situata a 3160 metri d’altezza, si arriva al ghiacciaio di Grindelwald-Fisher mentre il viaggio si conclude a quota 3454 metri. Nella zona dell’Eiger si possono visitare diversi villaggi come quello di Lauterbrunnen, dove poco distante si possono vedere delle meravigliose cascate o Wengen e Maenlichen.
Come arrivare
L’Eiger si può raggiungere con il treno ma anche con la macchina. Da Berna in auto ci si impiega circa un’ora e mezza.