La Germania è uno dei Paesi economicamente più sviluppati al mondo ed il primo in Europa. La sua grande potenza economica nasce dal settore industriale e dai ricchi giacimenti di gas naturale e carbone presenti sul suo territorio.
Regioni minerarie tedesche
Per la grande presenza di giacimenti sul loro territorio, le regioni minerarie tedesche, hanno visto un forte sviluppo che le ha modificate profondamente. Di seguito un elenco delle miniere tedesche in base alla diversa tipologia di prodotto estratto, suddivise per ciascuna regione:
Miniere di carbone e lignite
- Brandenburgo
- Lusazia
- Renania
- Saarland
Miniere di argento, rame, zinco e piombo
- Baden-Württemberg
- Sassonia-Anhalt
- Bassa Sassonia
Miniere di potassa
- Assia
- Sassonia
- Turingia
Miniere di ferro
- Sassonia
- Renania Settentrionale-Vestfalia (è inclusa Ruhr)
Ruhr, la più famosa regione mineraria tedesca
La più famosa regione mineraria tedesca è quella della Ruhr. La zona metallurgica si trova nella Renania Settentrionale Vestfalia, ricca di giacimenti di carbone, ferro ed altri materiali grezzi. Definita anche Bacino della Ruhr, la zona si estende su 4535 kmq di superficie e prende il nome dal fiume che la attraversa. E’ una delle zone europee più vaste dove vivono oltre 5,3 milioni di abitanti.
Le regioni minerarie tedesche nel passato
Lo sviluppo economico della Germania comincia nel XIX secolo con l’avvento della Rivoluzione Industriale. Grazie alla ricchezza del sottosuolo, dal quale si estraevano importanti quantitativi di ferro e carbone, la zona della Ruhr è diventata negli anni densamente popolata. Qui alcune città arrivarono ad avere una densità per kmq di 800 abitanti e incrementarono la crescita economica grazie agli impianti estrattivi e metallurgici.
Nel XIX secolo a governare la regione della Ruhr era il Regno di Prussia che molto fece per sviluppare i bacini minerari. La zona venne demilitarizzata al termine della prima guerra mondiale nel 1921, come effetto della perdita della guerra da parte dei tedeschi. Addirittura, visto il ritardo della Germania nel pagamento delle spese di guerra, nel 1923 Belgio e Francia occuparono la regione della Ruhr. Questo comportò scioperi e sabotaggi da parte dei minatori che lavoravano nei giacimenti, che non condividevano quanto stava accadendo.
All’epoca l’economia tedesca viveva una profonda crisi, dovuta alla sconfitta nella guerra. Le proteste e lo stop alle estrazioni di carbone portate avanti dai minatori aggravarono ulteriormente la già difficile situazione. Il secondo conflitto mondiale vede la zona della Ruhr subire pesanti bombardamenti aerei. Nel 1949 gli alleati smilitarizzarono l’area che venne posta sotto controllo internazionale. Questo particolare stato delle cose durò fino al 1951, anno in cui la Ruhr tornò sotto il possesso tedesco.
Situazione attuale dell’industria mineraria
Oggi la Germania è sia il maggior produttore di carbone al mondo sia il maggiore fornitore dello stesso materiale. Nonostante questi record che detiene lo stato tedesco, al fine di non impoverire ed esaurire le sue risorse, ha scelto di importare carbone da altri Paesi.